Tra Bergamo e Milano, all’altezza del comune orobico di Casirate d’Adda e all’incrocio dei Parchi dell’Adda del Sud e del Nord, è possibile imbattersi, se si lasciano le strade più battute e ci si avventura per stradine e stradette di campagna, in un allevamento di bufale. Sì avete capito bene: parlo proprio di bufale. No, non spaventatevi non siete finiti per caso sulla scena dell’ennesimo episodio di “Benvenuti al Sud”. Tutt’altro: avete avuto la fortuna di raggiungere l’azienda agricola Aldo Casarotti, che da quindici anni ha abbandonato la produzione di latte vaccino per dedicarsi alla trasformazione del latte di bufala.
Tra i prodotti, accanto alla scamorza e alla mozzarella di bufala, fanno bella mostra di sé gli yogurt ma, soprattutto, la bufadelfia, per cui l’azienda è già premiata più volte, in un’occasione anche con il prestigioso concorso “CacioBù”.
Tra i componenti della famiglia Casarotti, non manca un docente di lettere, anche questo spiega l’attenzione che l’azienda riserva ogni anno alle scuole organizzando durante l’anno scolastico visite guidate con finalità educative. I bambini non perdono occasione per dare prova della loro fantasia.
sereni
Sono nata a Milano, i miei genitori erano della provincia di Caserta. Conosco molto bene le mozzarelle di bufala campane perchè come saprete anche Voi è un alimento che si mangia generalmente da solo ma anche come fine pasto al posto della noce di parmigiano o altri formaggi in uso al Nord.. Ricordo che alcuni commensali la condivano paradossalmente con olio e qualche goccia di limone – strano vero?Una novità da non sottovalutare.
Mi permetto quindi di esprimere un giudizio che spero vorrete accettare , non come una critica ma con la speranza che possiate realmente migliorare il vostro prodotto.che seppure apprezzabile necessita di migliorare forse solo per ll’allevamento delle bufale stesse: sole, acqua, alimentazione?
Nella sintesi del mio giudizio ho tenuto conto della freschezza perchè già dopo due giorni le mozzarelle cambiano di consistenza e di sapore, nonchè della temperatura, perchè vanno mangiate a temperatura ambiente o meglio ancora tenute leggermente a bagnomaria nel loro involucro ricco di siero prezioso..
Quindi le mozzarelle di bufala devono:
– avere una compattezza diversa all’interno e con gli “occhi interni”
– al taglio devono rilasciare un latte cremoso 8ovviamente più grasso ma sicuramente saporito)
– il gusto decisamente più intenso tendente al salato
Continuate con la forza della Vostra passione e non arrendetevi a semplici suggerimenti che vogliono essere solo da sprono a far meglio.
Grazie per l’attenzione
Nilde Sereni51