“le reti costituiscono la nuova morfologia sociale delle nostre società e la diffusione della logica di rete modifica in modo sostanziale l’operare e i risultati dei processi di produzione, esperienza, potere e cultura” (Castells cit. da Tursi)
In rete si tessono relazioni e si mettono in gioco emozioni, si costruiscono amicizie, si litiga e si discute (la maggior parte del tempo si cazzeggia). La rete contiene dentro di se tutte le dinamiche relazionali e cognitive che possono essere offerte da un qualsiasi sistema di relazione di natura “analogica”.
La rete ha poi la caratteristica di non inventare quasi nulla. La rete non è che un moltiplicatore di esperienze individuali che, come funghi, accelera “i processi di trasformazione, incentivando il metabolismo degli ecosistemi“, (…)“ricombina, riusa, aggrega, prende e rilascia per innescare processi mutanti,come fanno questi funghi parassiti che dimostrano come il parassitismo possa essere generativo, buono“.
Ma i funghi non sono che manifestazioni soprassuolo (in superficie) di un sistema di reti neuronali che è fatto di contaminazione e connessione. I prodotti di natura prevalentemente artigianale che sono emersi dal processo del gruppo non sono che manifestazioni extrasuolo di una intensa attività di rimescolamento e sotterraneo condotto all’interno della comunità.
Titolo e contenuto copiato da #04 – quali sono le dinamiche di funzionamento del GT?