Sono passati molti anni oramai dalla nascita di sistemi di pagamento elettronico come bancomat, telepass e addebito di bollette sul proprio conto corrente. […]
La Rete si presenta oramai, non solo come valido mezzo attraverso il quale promuovere e vendere i prodotti, ma anche come strumento attraverso il quale poter interagire direttamente con i clienti finali, condizionando tutto il processo di marketing e quindi anche quello relativo allo studio dei potenziali di domanda, dei comportamenti d’acquisto e la ricerca di informazioni sul mercato; è tale dunque da condizionare prepotentemente il modo di fare business nonché lo stesso concetto di mercato che diventa universale, globale, basato su relazioni virtuali, in seguito proprio all’abbattimento delle sue barriere geografiche.[…]
Un ruolo chiave nella scelta di prendere in considerazione il canale elettronico come attività strategica principale da parte delle nostre imprese, la gioca proprio la specificità del prodotto agroalimentare italiano. Il prodotto tipico, di fattura artigianale e di scarsa reperibilità sul mercato tradizionale, se presente in rete con la giusta strategia di web-marketing favorisce la collocazione delle imprese italiane in quei comparti del mercato virtuale che dimostrano crescente interesse per questa tipologia di offerta. Risulta inoltre posizionato favorevolmente rispetto alle recenti tendenze dei consumi, derivate da modifiche di carattere socio-culturale, sempre più attente alla componente salutistica, ambientale e di salvaguardia dei prodotti tipici locali che da sempre ci invidiano gli altri paesi del globo.
L’utilizzo del canale di vendita virtuale è importante anche per il cambiamento della struttura della catena distributiva alimentare; è infatti proprio attraverso il commercio elettronico che le aziende a produzione agricola e le piccole imprese di trasformazione tentano di instaurare un rapporto diretto con il consumatore, in modo tale da poter evitare la tradizionale forma di intermediazione e, di conseguenza, appropriarsi di una porzione del valore che di consueto è invece lasciata alla parte degli intermediari.[…]
Nel’uso della Rete il comportamento delle imprese agricole gioca un ruolo fondamentale. E’ doveroso precisare che se l’offerta non è in grado di sfruttare al pieno le potenzialità offerte dal canale di vendita virtuale, di fatto può venire a mancare quel differenziale di valore rispetto alle tradizionali fonti commerciali utilizzate dai consumatori.
Il consumatore invece, può essere frenato dall’acquisto on-line dalla diffidenza verso la rete, per il mancato contatto fisico con il venditore o con il prodotto da acquistare e quindi dal timore di arrivare a realizzare un acquisto sbagliato e/o di ricevere un prodotto non rispondente alle aspettative. Ulteriori complicazioni sono date dall’incidenza dei costi di spedizione sul costo totale del bene, dalla difficoltà di restituzione della merce, dalla scarsa diffusione e familiarità con i sistemi di pagamento online (carte di credito, PayPal, ecc) e con ostacoli derivanti dalla piattaforma web con la quale devono necessariamente venire in contatto (accessibilità, usabilità, interattività, struttura, ecc.).[…]
Case History: Vino-sfuso.com
In seguito all’aumento dei prezzi della bottiglia, all’inizio della preannunciata crisi mondiale ed allo sviluppo incontrastato delle GDO, Vino-sfuso.com nasce dall’idea di accorciare la filiera del settore “vino” tornando indietro nel tempo, quando ancora questo prodotto veniva comprato “sfuso”. Vino-sfuso.com è un semplice spazio virtuale nel quale produttori e consumatori si incontrano liberamente, prendono contatto e si accordano per concludere la transazione nel modo a loro più congeniale.
Il sito web viene ideato senza scopo di lucro e messo in linea nella seconda metà del 2006 con la versione 1.0; lo scopo del progetto era (ed è ancora) quello di agevolare le piccole imprese viti-vinicole che, per definizione, sono orientate verso la produzione di qualità (vini a Denominazione di Origine) a scapito del quantitativo trasformato. A riguardo si pensi infatti che ben il 95% del vino italiano deriva dall’8% delle cantine, soprattutto di origine industriale, orientate verso tipologie di vino di largo consumo (Malorgio G. e Grazia C., 2009). Sarebbe un peccato, quindi, continuare a lasciare i piccoli produttori nell’ombra avendo la possibilità, con l’avvento delle nuove tecnologie digitali, di presentar loro un pubblico di maggior estensione; in fondo sono proprio “origine” e “tipicità” gli assi nella manica delle piccole realtà imprenditoriali, da considerare strumenti da utilizzare con successo in questi momenti di crisi. “La dimensione piccola, in questo momento, è una benedizione”, sottolineano i piccoli produttori come Giorgio Soldati proprietario de La Scolca: “Noi finiamo sempre il vino prima della domanda. Chi ha dimensioni ben maggiori delle nostre rimane con le bottiglie in cantina” (VigneVini, 2009).
L’iniziativa era quindi volta alla sensibilizzazione del consumatore in maniera tale che potesse comprendere i numerosi passaggi di filiera ai quali sono sottoposti tutti i prodotti agroalimentari (ma non solo) e da qui a far sì che potesse essere messo in condizione di poter scegliere fra il prodotto tradizionale, che poteva trovare come di consueto nei supermercati (il vino in bottiglia), ed il “prodotto novità” che faceva del proprio cavallo di battaglia prezzo, etica, qualità e rispetto per l’ambiente. […]
Convertendo ed applicando alle imprese agricole ed agroalimentari il modello Vino-sfuso.com (seppur con importanti variazioni), ha recentemente preso forma il nuovo catalogo web prodotti-aziende “aziende.agraria.org”, con lo scopo di allargare il progetto risultato vincente per il settore “vino” a tutti gli altri comparti dell’agroalimentare italiano. […]
Le righe che avete appena letto sono un estratto dell’articolo che compare sulla Rivista -> N. 96 – 15 febbraio 2010 a cura di Flavio Rabitti. Noi di Ciboprossimo siamo impressionati l’attualità delle parole e ci spiace che oggi 5/9/2013 il sito Vino-sfuso.com non “sia sù”, mentre, la sua estensione a tutta la filiera del cibo aziende.agraria.org, dimostra appieno la sua utilità. E’ un articolo che abbiamo letto oggi, ma credo che sia facile per tutti verificare se queste idee, opportunamente aggiornate, siano molto vicine a quelle che stanno alla base del nostro progetto Ciboprossimo. Se quanto detto su vino-sfuso. com vi ha intrigato verificate voi stessi le analogie di questo progetto con Vinix.