Aequos

Quali sono le difficoltà legate alla filiera alimentare, in particolare quella del fresco?

Se l’obiettivo è il perseguimento dell’efficienza logistica, vanno presi in considerazioni i seguenti punti:

  • secondo i principi di sovranità alimentare, per l’approvvigionamento vanno privilegiati i produttori geograficamente più vicini. A tal proposito, vorrei precisare che la logica del chilometro zero va perseguita tenendo però ben presente i limiti dell’ambiente circostante. Infatti, il chilometro zero per essere applicato nella sua interezza, presuppone un equilibrio nella distribuzione della popolazione sul territorio che purtroppo oggi non esiste (l’alta densità abitativa nei centri urbani a fronte di uno spopolamento delle campagne). In Lombardia, ad esempio, non disponiamo della superficie agricola necessaria per produrre tutto quello di cui abbiamo bisogno e, attorno a città come Milano, diventa praticamente impossibile trovare produttori biologici. Pertanto, vanno ricercati i produttori che rispettano le norme sulla coltivazione biologica più prossimi al nostro centro d’interesse, il che non significa necessariamente “sotto casa”.
  • Gli acquisti vanno programmati a seconda delle disponibilità del produttore, legate soprattutto alla stagionalità. Per questo, il rapporto consumatore- produttore è importante, insieme si possono pianificare le coltivazioni, stimare i volumi necessari al fabbisogno dei GAS e stabilire un prezzo stabile per tutta la durata della stagione, che non oscilli come nella grande distribuzione. Fare la spesa sulle disponibilità del momento genera una capacità adattiva nel consumatore che si è del tutto persa a causa delle logiche di mercato, miranti a garantire qualsiasi alimento per 365 giorni all’anno.
  • Si acquista sempre e solo sul venduto, a cadenza settimanale (per garantire un elevato livello di freschezza di frutta e verdura), così da non avere giacenze o generare sprechi. Capita che un produttore abbia delle eccedenze dai raccolti; in questo caso, ce lo comunica e noi proponiamo ai soci di aumentare l’acquisto di un determinato prodotto perché disponibile in quantità elevata. Abbiamo messo a punto un sistema tale per cui il lunedì riceviamo dai produttori le disponibilità di frutta e verdura per la settimana; da qui, procediamo con la compilazione di un listino, elencando i prodotti e il relativo prezzo al chilo (considerando anche i costi logistici), che verrà messo online il giovedì mattina. Attraverso l’apposito programma accessibile ai soci, i referenti di ciascun GAS hanno poi tempo fino a domenica per compilare l’ordine.

Come funziona in Aequos il ciclo di approvvigionamento ed è vero che di fatto tutto il processo è compiuto da volontari?

  1. Ad inizio settimana i referenti dei prodotti comunicano le disponibilità ed i costi dei prodotti da parte dei produttori
  2. Le persone del gruppo produttori decidono (anche sulla base di criteri di efficienza logistica) cosa mettere a listino ed, applicando i criteri di ricarico stabiliti, definiscono i prezzi
  3. Il listino, in genere il mercoledì, viene inviato ai referenti di ogni Gas ed inserito nel sistema per la generazione delle bolle e delle fatture
  4. Dal giovedì alla domenica pomeriggio i Gas raccolgono l’ordine al loro interno (in genere a kg) e lo tramutano arrotondandolo in un ordine a cassette
  5. La domenica sera (od al più tardi il lunedì mattina) gli ordini dei Gas vengono consolidati ed inviati ai produttori
  6. Tra mercoledì e giovedì i produttori preparano la merce che viene spedita da loro all’Ortomercato di Milano e ritirata da un corriere gestito da Aequos :il venerdì pomeriggio tutta la merce è nel capannone ad Uboldo (VA) , fornito anche di cella frigorifera per l’ottimale conservazione dei prodotti.
  7. Il venerdì sera al capannone si svolge l’operazione di “sbanca lamento”, ovvero la suddivisione della merce destinata ai 4 centri logistici di distribuzione. Sempre il venerdì sono effettuate le correzioni necessarie nel caso (assai frequente) in cui la merce arrivata non corrisponda a quanto ordinato : tutte queste operazioni sono eseguite da un gruppo fisso di volontari e da tre lavoratori retribuiti e, a turno, da volontari dei vari GAS .
  8. La mattina del sabato nei vari centri logistici, un gruppo di volontari sempre a rotazione tra i componenti dei vari GAS effettua l’operazione di smistamento, cioè la suddivisione della merce destinata ai vari Gas
  9. Verso metà mattina i Gas ritirano la loro merce e le relative bolle di accompagnamento e la portano nei luoghi dove viene effettuato l’ultimo passaggio
  10. In generale , nella seconda metà della mattinata in ogni Gas un gruppo di persone a turno effettua l’operazione di “scassettamento”, ovvero di suddivisione della merce in cassette singole destinata ad ogni famiglia che ha ordinato
  11. Le singole persone vanno a ritirare la loro merce, riportando le cassette utilizzate la settimana precedente. Sono passate poche ore e 6 tonnellate di frutta e verdura biologica certificata sono nelle case dai Gasisti.
  12. Alle bolle (dopo le opportune correzioni) seguono le fatture che vengono inviate ai Gas che provvedono a pagare con bonifico bancario sul conto che Aequos detiene presso Banca Etica
  13. Non appena i fornitori inviano le fatture nel giro di pochi giorni vengono saldate (non dopo mesi come nel caso del circuito tradizionale) ed il tutto viene contabilizzato.

Il vostro maggiore costo deriva dalla gestione del magazzino che, sembra di capire, non raggiunge mai la massima saturazione. È esatto?

In effetti, il deposito rappresenta oggi il nostro principale costo di struttura e viene utilizzato significativamente solo dalle 17 del venerdì alle 12 del sabato. Per il tempo residuo, al netto di poche merceologie che rimangono in giacenza, il magazzino ad oggi resta inutilizzato. La curva dei volumi evidenzia un rilevante sottoutilizzo per quanto riguarda tutto il periodo estivo, pertanto, si potrebbe gestire merce per volumi di gran lunga superiori a quelli attualmente movimentati ottimizzando costi e impatti ambientali. Per migliorare l’ottimizzazione e l’utilizzo delle risorse, bisogna ritornare al listino, o meglio alla sua lunghezza. Mediamente, ogni anno abbiamo circa 350 prodotti a listino, disponibili a rotazione, per un totale di un centinaio di referenze a settimana. Garantiamo sempre la disponibilità di frutta e verdura, mentre per altri prodotti come succhi e marmellate, vige la rotazione. Tale meccanismo, anch’esso non condiviso dalla GDO, ci consente di semplificare le fasi di smistamento, di ridurre la complessità (sempre fonte di costi e sprechi) e di attenuare i picchi ottimizzando le risorse a disposizione.

Avete qualche numero per descrivere la vostra storia?
Questi sono risultati acquisiti nel nostro primo anno di attività:

  • 58 varietà di frutta e verdura biologica acquistata
  • 32 produttori coinvolti con cui si programmano le produzioni
  • 190 tonnellate di frutta e verdura biologica acquistate
  • 230.000 imballaggi di polistirolo per frutta risparmiati
  • 4 tonnellate di media settimanale nel primo anno (attualmente si superano le 6 tonnellate medie)
  • circa 600 volontari coinvolti
  • più di 1000 famiglie che usufruiscono dei prodotti
  • 40 % di risparmio sul prezzo dell’analogo biologico della GDO

Quali saranno i vostri prossimi passi verso una logistica più sostenibile dalla quale, inoltre, sembra che se ne possa trarre solo vantaggio. È davvero così?

Abbiamo intenzione di estendere le categorie merceologiche attualmente disponibili per i GAS facenti parte della cooperativa, e ci siamo già attivati per l’acquisto di detersivi alla spina, dotando chi interessato di appositi contenitori che verranno riutilizzati. Inoltre, abbiamo aperto un dialogo con delle importanti aziende per avviare dei progetti di GAS aziendali, con l’obiettivo di integrare nell’acquisto “critico” e consapevole il mondo produttivo a vantaggio delle persone e, indirettamente, delle aziende per le quali esse lavorano. Oggettivamente, il modello logistico e di acquisto che abbiamo realizzato è molto conveniente: prezzo vantaggioso e bassi costi, oltre che qualità e durata del prodotto imparagonabili rispetto alla grande distribuzione. Il limite del sistema che promuoviamo è che per il momento registra la massima efficienza in un raggio di azione di 30 chilometri: man mano ci si allontana dalla nostra piattaforma, esso perde di efficacia. Non a caso uno dei nostri obiettivi (concordato con la Rete di Economia Solidale Lombarda) è quello di gemmare l’iniziativa in altri territori, per poi mettere in rete le diverse realtà creando un vero e proprio modello alternativo all’attuale sistema distributivo dei prodotti di largo consumo e di continuare a promuovere il consumo critico, creando una vera e propria realtà economica sostenibile.

Abbiamo preso una parte delle domande che Logistica Management online ha fatto  a Franco Ferrario presidente uscente di Aequos e le abbiamo contaminate con i numeri che Aequos ama esporre per descrivere  se stessa. Potete leggere l’intervista completa, fatta il 03/05/2013,  direttamente su Logistica Management.

Magari il documento è un pò troppo tecnico ma l’esperienza di Aequos ci sembra molto importante e quindi andava approfondita come d’altro canto avevamo fatto con  Andrea Saroldi a proposito della Piccola Distribuzione Organizzata.


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