Un po’ di giorni fa qualcuno ci ha lasciato un messaggio su Facebook chiedendoci “Quando c’è il mercato?”. Domanda legittima: una pagina classificata come “Farmers Market – Event Planner” normalmente dovrebbe appartenere a qualcuno che organizza mercati contadini.
In realtà in questo blog ci sono della pagine che spiegano qual’è l’obiettivo di Ciboprossimo, cosa intendiamo per “organizzare un mercato” e cosa stiamo facendo ora per andare in quella direzione, probabilmente la nostra attività recente su Facebook ha creato un po’ di confusione. In particolare in settembre e ottobre chi ci segue avrà visto foto di eventi, anche non documentati a priori, e foto di luoghi dove si parla di cibo, le immagini che trovate nell’articolo sono una ricostruzione neanche troppo precisa e molto parziale degli eventi che abbiamo pubblicato sulla pagina Facebook : sono di tutti i tipi: istituzionali, di amici, di movimenti. Prevalentemente di area milanese perchè in questi mesi abbiamo raccontato attività che succedevano intorno a noi e abbiamo cercato di partecipare a molte di queste, ci scusiamo con i tanti abitanti della zona Roma che seguono la pagina.
Tutto questo perché? Il mercato che abbiamo in mente dovrebbe nascere dall’interazione libera di tutti i soggetti che si occupano di cibo locale e di filiera corta, da tutti i punti di vista, non solo a Milano ma in tutta Italia, quindi in questi mesi siamo andati in giro a sentire chi partecipa a questi eventi raccontando cosa vorremmo fare. Potrete capirlo meglio se immaginate qualcosa di analogo alla “timeline” riportata in questo articolo : se ogni foto rappresentasse un evento immesso liberamente da chiunque volesse partecipare al mercato e se dietro ad ogni immagine ci fossero i prodotti che ciascuno di noi vorrebbe acquistare, se qualcuno ce li portasse a casa o fosse molto comodo andare a ritirarli, valorizzando tutti gli operatori esistenti, Ciboprossimo avrebbe raggiunto il suo obiettivo. Ecco, se siete riusciti ad immaginarlo, conservate quell’immagine esattamente come stiamo facendo noi da mesi e dateci una mano a farlo.
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Chi ha avuto la pazienza di scorrere tutte le immagini dell’articolo ha diritto di conoscere la parte più complessa del nostro sogno, dove le informazioni prodotte da tutti i partecipanti, produttori, consumatori, coltivatori in proprio, riescono a fare comprendere alla comunità cosa è meglio coltivare, dove è meglio coltivare e cosa è meglio comprare, quanto mercato c’è e quanto ce ne potrebbe essere, come creare nuove forme distributive e molto altro. Insomma un sogno lungo lungo, di quelli che non vorresti abbandonare mai.
E il tutto, fino ad ora, autofinanziato.