Non era voluto ma il caso ha fatto si che abbia avuto la possibilità di conoscere Zafferanami pochi giorni dopo aver visitato Cascina Battivacco. Incontro Silvia da Effecorta, ospite del nostro amico Renato, perchè il mese di dicembre non è proprio l’ideale per una visita alla coltivazione “Non preoccuparti per le foto, te le mando io, poi le farai quando verrai a trovarci nella stagione propizia”
Quella che inizialmente era una passione nata un po’ per caso in un orto privato è diventata Zafferanami, come scrive Guido su Tumblr “un progetto che, grazie allo slancio e all’energia di un gruppo di giovani pronti a mettersi in gioco, coniuga i fattori tipici di un’iniziativa imprenditoriale con l’amore per la tradizione e la propria terra. Una sfida al recupero e alla salvaguardia del patrimonio locale: una combinazione di fattori che colora il sogno di realizzare qualcosa di concreto e tangibile in un contesto sostenibile e a misura d’uomo, a contatto con la natura, anche se alle porte di una grande metropoli”
La coltivazione è a Varedo, nel parco del Grugnotorto, a pochi chilometri da Milano, dove, grazie al terreno ottimale per la crescita del Crocus Sativus, è stato via via affinato un metodo di coltura che si adattasse alle condizioni climatiche della brianza milanese, seguendo i principi dell’agricoltura organica.
I tempi lenti, la bellezza dei campi prima del raccolto, il recupero di un area agricola incolta, i legami con la comunità locale, la distribuzione a filiera corta: tutti questi aspetti del progetto lo rendono aderente alla filosofia di Ciboprossimo, aggiungiamoci la volontà di un guppo di persone che hanno una visione dell’agricoltura come possibilità di fare crescere un’economia sostenibile e moderna.
Arrivederci al prossimo ottobre, non voglio perdermi la raccolta.