Per la seconda volta negli ultimi mesi, una gigantesca creatura marina ha toccato terra in California. Prima era un oarfish raro che aveva raggiunta la bizzarra lunghezza di 100 piedi. Questa volta è un gigantesco calamaro che misura dalla testa alla punta del tentacolo, la spropositata lunghezza di 160 piedi.
Questi giganti hanno un aspetto diverso, ma gli esperti ritengono che hanno un importante elemento in comune: entrambi provengono dalle acque vicino all’impianto nucleare di Fukushima nel distretto di Futaba in Giappone .
Gli scienziati ritengono che, dopo il disastro di Fukushima del 2011, un numero imprecisato di creature marine ha subito mutazioni genetiche che hanno innescato una crescita incontrollata chiamata anche gigantismo radioattivo.
Purtroppo, questa schiera di giganti mutanti sembra essere alla deriva verso gli Stati Uniti continentali. I funzionari locali a Santa Monica , CA – dove è arrivata la creatura- hanno cercato di calmare i residenti . “Questa creatura è morta e vive e prospera solo in acqua “, ha detto Santa Monica Parks Manager Cynthia Beard.. “Abbiamo intenzione di spostare la creatura in pezzi allo Scripps Research Institute in modo che la possano studiare”, ha aggiunto.
Anche se non è ancora ben compreso, il gigantismo radioattivo sembra comparire quando la radiazione modifica quelle porzioni di DNA che regolano la crescita degli organismi interessati . Quando regolatori della crescita non riescono a controllare la crescita cellulare, un organismo può raggiungere molte volte la dimensione normale del sua corpo.
L’esperto locale di gigantismo radioattivo del Santa Marino College il professore di biologia Martin L. Grimm, PhD ha detto che il disastro nucleare può aver avuto alcuni benefici non intenzionali . “Queste creature ci danno la possibilità di studiare il gigantismo radioattivo “, ha detto. Grimm ritiene che sfruttare il gigantismo radioattivo può essere come sfruttare l’atomo per creare energia atomica . ” Immaginate un tonno che possa alimentare una città delle dimensioni di Austin, Texas ” ha detto. “Questa è la possibilità data dal gigantismo radioattivo “.
Altri pensano che le gigantesche creature del mare possano essere un potenziale problema di sicurezza . Anche prima che il calamaro gigante arrivasse a riva, la US Coast Guard aveva emesso un “allarme blu” per i residenti delle coste della California centrale e meridionale affinché “rimanessero vigili”. Ieri l’ammiraglio Sandy Duncan-Roberts ha detto che lei avrebbe bisogno di aumentare il livello di consapevolezza ad “allarme giallo “, che invita i residenti a ” prestare attenzione”, lungo il litorale.
Davvero queste creature marine giganti sono una minaccia per quelli a terra? “Prendete uno squalo, ma fate diventare le sue dimensioni come quelle di un grattacielo di Manhattan“, ha detto Bruce Kenner, un biologo marino presso UC San Diego. Kenner ritiene che il gigantismo potrebbe falsare sistemi di navigazione delle creature del mare . “Se questo ragazzo prendesse una strada sbagliata sulla costa potrebbe spianare 40 isolati della città prima di fermarsi a riposare “, ha detto.
I residenti sono preoccupati, ora che è emersa una seconda creatura. “Prima dovevamo preoccuparci solo per il parcheggio quando andavamo in spiaggia“, ha detto Marquise Griffon . “Ora dobbiamo preoccuparci che non arrivi Godzilla dopo di noi “.
Se i residenti vedono una creatura del mare dalle dimensioni insolite, devono chiamare il numero verde US Coast Guard a 1-800-BIG-FISH ( o 1-800-244-3474 ).
Non è una pagina di 20.000 leghe sotto i mari ma la mia traduzione di un articolo uscito pochi giorni fa e che potevate incontrare facilmente su Facebook. Se cercavate ancora un pò potevate trovare anche le motivazioni tecniche per il quale può essere definito senza ombra di dubbio un falso. Quel calamaro non è mai esistito, ma una foto modificata e la scelta di un linguaggio che mi evocava un mondo che mi aveva affascinato quando ero piccolo, mi ha indotto a ritenere la notizia vera, tanto da tradurla pronto a proporverla, visto che il tema è comunque il cibo. Visto che che volevo ritenere la notizia vera questa lo è divenuta, dato il mio immaginario infantile. Non è una bella cosa, ma se sappiamo che può accadere probabilmente sapremo come organizzarci per affrontare il problema. Chiaramente il discorso è complesso ed è uno dei miei temi preferiti, ma visto il luogo, mi atterrei solo allo specifico del cibo che vorremmo consumare a filiera corta. In quest’ambito il tema dell’attendibilità viene declinato ad esempio nel porsi il problema di come distinguere un produttore agricolo da un distributore all’interno di un mercato. E’ sufficiente che sia un mercato Coldiretti o Slow Food? Come faccio a determinare quali sono gli elementi qualitativi che mi dicono quale prodotto è migliore? Esiste un canale informativo affidabile che mi dia indicazioni attendibili rispetto a questi problemi? E queste sono le prime domande che mi sono venute in mente. Per dare una risposta a questi temi, la strada che preferiamo noi assomiglia al percorso che ha portato a contrapporre i Prodotti Agroalimentari di Qualità a Valenza Identitaria ai processi di marchiatura tipici dei protocolli comunitari come IGP e DOP. Nella sostanza noi pensiamo che non sia un buon metodo definire un protocollo e poi usarlo per dire che cosa è buono e che cosa non lo è. Non aspettatevi articoli che vi dicano che quel calamaro non esiste. Cercheremo invece, con tutte le nostre forze, di stimolare la vostra partecipazione alla costruzione della comunità che rende vivo quel prodotto a Teglio, Gandino o Corna Imagna e solo allora saremo sicuri che quello che stiamo facendo è vero e appropriato.