Simili nell’aspetto a giganteschi insetti, o a grossi scheletri animali, le creature di Theo Jansen sono in grado di camminare sulle spiagge olandesi sfruttando l’energia del vento: nel tempo, hanno acquisito anche forme di omeostasi, con la capacità di immagazzinare l’energia eolica in bottiglie, sotto forma di aria compressa, per garantirsi forme di autonomia in assenza di vento, ma anche con l’implementazione di forme rudimentali di abilità percettive nei confronti dell’ambiente esterno, attraverso semplici sensori realizzati con gli stessi materiali di base, e con l’implementazione di elementari forme di memorizzazione, una combinazione di elementi che permette alle Strandbeest di modificare il proprio comportamento sulla base delle percezioni.
Non so che dire: c’è una completa sintonia con questa bellezza.
Ci sono altri video qui e la prima volta che ho visto le sue opere è stato grazie a questo link.