Qualche giorno fa orgogliosi del lavoro che avevamo fatto, abbiamo raccontato la nostra esperienza con un articolo dal titolo Sto preservando una varietà antica di grano saraceno. Nell’articolo abbiamo messo una foto del cestino di grano saraceno che aveva Patrizio Mazzucchelli a Erba alla XII Giornata della Civiltà Contadina dimenticandoci completamente che quei semi venivano probabilmente da una gita precedente fatta in Valtellina da Raetia Biodiversità Alpine.
Su quel cestino c’era il nome della varietà e probabilmente il lettore, visto che compariva nel medesimo articolo, l’ha connessa ai semi che avevamo ottenuto. Insomma per farla breve, fermo restando tutti i complimenti che abbiamo ricevuto, sia per il successo nella moltiplicazione dei semi sia per il proposito di estenderlo a tutto il condominio per vedere quanto una comunità cittadina di amici possa quantitativamente contribuire al lavoro di preservazione di varietà antiche, ieri Patrizio Mazzucchelli ci ha inviato, previa telefonata di accompagnamento, questa e-mail tirandoci amorevolmente le orecchie.
La foto su Facebook è effettivamente quella del Fagopyrum Tataricum, che noi consideriamo infestante perché fa venire la polenta amara e verde, non è comunque tossico anzi dagli ultimi studi sembra che abbia caratteristiche proteiche maggiori del Fagopyrum Esculentum, il Grano Saraceno che coltiviamo da almeno 500 anni in Valtellina.
Il Tatarycum è stato introdotto dal Frate Bardea alla fine del 1700, per sfamare i “Famelichi” di Bormio e alta Valle poiché il Fagopyrum Tataricum cresce in quota sino a circa 1800 mt, chissà magari potrebbe diventare una coltivazione ancora interessante in quota proprio per le proprietà proteiche e fitofarmacologiche che ricercatori hanno trovato.
Per evitare questo “refuso fotografico” ci sarebbe da sostituire la foto con quella del Grano Saraceno tradizionale.
Allego una relazione sintetica fatta dalla Prof.ssa Giancarla Maestroni di Teglio, coltivatrice di cereali alpini tradizionali che ha una sua semenza di Grano Saraceno tramandata in famiglia, e importante promotrice da più di 20 anni di iniziative per la salvaguardia della cultura della Coltura dei cereali.
Allego due foto mie dei 2 grani.
Un caro saluto
Patrizio Mazzucchelli
Siamo molto contenti di quello che è successo visto che riteniamo che il miglior modo per imparare è di sperimentare potendosi continuamente confrontare con persone esperte della materia. Insomma questa comunità dobbiamo proprio farla funzionare tutti insieme. Gli ortisti sui balconi milanesi devono assolutamente continuare a coltivare i loro semi ma il canale con quelli che conoscono deve assolutamente essere aperto e continuamente alimentato. Mentre noi ci trastulliamo con le parole la natura, zitta zitta, sul balcone faceva il suo corso: guardate cosa ci ha regalato!!!