Anguriera di Chiaravalle

Un angolo di giardino vista abbazia, dove sostare, stare bene, fare musica e spettacolo. 
Inaugurazione giovedì 10 luglio, h 19: Dopo l’esperienza agostana dei Taglieri da Conversazione, un’allegra brigata torna ad abitare i luoghi simbolo di Chiaravalle per animare le sere estive e proporre cucina di semplicità. Messa in piedi la piazza che s-piazza con i ragazzi della Scuola di Design del Politecnico, è venuto il momento di viverla: con il legno avanzato dal laboratorio di auto-costruzione e attraverso la reinterpretazione di alcuni arredi, abbiamo costruito il capanno delle angurie con vista sulla ciribiciaccola, piantato un orto, illuminato il vecchio lavatoio, addobbato a festa un angolo di giardino al suono della roggia.  
DJ iarvo ai giradischi per il programma culturale, info e orari consultate la nostra pagina Facebook.
Per il momento, vi dedichiamo la poesia di Enrico Gavallotti: quando t’amo ti mordo tutta zac, e ti stacco il naso gnam, e ti mangio il seno coi denti, faccio a fettine la tua anguria, e bevo il tuo nettare slurp, ingoio tutto…. quando t’amo sono un cannibale, ti divoro con atavica fame e non resta nulla: neanche il più piccolo ossicino.

La proposta culinaria sarà una piacevole sorpresa: oltre all’anguria di Cascina Mischia, quella davvero buona, i racconti del signor Bollina, gestore dell’ultima anguriera sulla strada Paullese e cibo di semplicità

Saremo nella piazza autocostruita da luglio a settembre, accesso da via San Bernardo, 16, Milano, quartiere di Chiaravalle, a un tiro di schioppo dalla città. Raggiungeteci in bici grazie alla pista ciclabile che da Porta Romana porta dritto dal centro alla campagna o con il bus 77 o l’MM3 o parcheggiate l’auto all’inizio di via San Bernardo al “parcheggio abbazia”.
ANGURIERA DI CHIARAVALLE co-finanzia il progetto di rigenerazione urbana CHIARAVALLE TI S-PIAZZA! per Chiaravalle sostenibile e abita la sua piazza temporanea DISPLACE con un programma volto a intercettare la memoria del borgo e a far conoscere ai milanesi un angolo di Milano affascinante, con la ferrovia dismessa, il vecchio lavatoio, le rogge (con i gamberi di fiume e le rane) e l’Abbazia millenaria con il coevo mulino.

Abbiamo ricevuto questa comunicazione qualche ora fa. La riportiamo qui, oltre che per aumentarne la diffusione, soprattutto se voi ci date una mano a mandarla in giro, per iniziare a mappare in città quei luoghi che noi di Ciboprossimo frequentiamo e che ci piacerebbe diventassero esempi di buone pratiche. Il progetto Chiaravalle ti S-Piazza dal punto di vista sociale e architettonico corrisponde all’archetipo di progetto che vorremmo si diffondesse in città, ma a noi interessa soprattutto l’aspetto del cibo. Oltre al mercato di Borgomondo, di cui abbiamo già parlato, la piazza creata dagli studenti si arreda con un anguriera e si anima di persone nelle calde sere di estate. Pensate se questo avvenisse anche alla Corte del Proverbio, al Parco delle Cave, e magari anche a Bollate da La Mia Terra. Non luoghi fino a poco tempo fa (non si arrabbi Gianni Bianchi visto che parlo di una cascina), che, grazie a quello che noi tutti riusciremo a fare tramite il cibo, diventano anelli di una nuova economia dove i protagonisti siamo noi con le nostre azioni e il companatico esce da quei contadini che hanno iniziato a fare innovazione e che solo noi possiamo sostenere. Secondo me anche alla Factory di Cormano le angurie non stonerebbero e in fondo a Roppolo hanno solo sostituito, spero solo per questa volta, le angurie con la carne argentina. Ci troviamo a Chiaravalle a mangiare un’anguria insieme?


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