Azienda Franchetti Daniele – Mele bio in Valtellina

Sono andato a Ponte in Valtellina il giorno prima di ferragosto e prima di andare in Val D’Arigna a cercar patate siamo passati dall’Erini, si quello delle Api in Cucina.  Appena arrivati al suo negozio mi prende sottobraccio e mi dice: devi assolutamente conoscere Daniele Franchetti. Sta facendo un lavoro importante per tutti noi e devi darmi una mano a fare vedere quello che produce!!  Quando lo incontro me lo ricordo subito: era in fondo alla sala, tra i giovani, a febbraio di quest’anno nell’incontro organizzato da Punto.Ponte nella sede della Biblioteca Camilla Cederna per parlare di TERRA e IDEE per una nuova agricoltura giovane, identitaria, biologica e sostenibile per la Valtellina.  L’oretta successiva è stata un’orgia di colori, mi hanno introdotto alla ticchiolatura, alla differenza tra le mele bio e quelle coltivate in modo convenzionale, mi hanno raccontato di kiwi, di progetti, della differenza tra il diserbo chimico e quello meccanico e molto altro. Mi hanno fatto toccare con mano i filari dove avevano provato la macchina per il diserbo meccanico dei frutteti. Ho ascoltato e ho fatto molte foto ma ogni volta che cercavo di memorizzare quello che vedevo mi portavano nel campo successivo e se ho resistito bene, anche perché lo conoscevo già, alla spiegazione sul disorientamento sessuale sono crollato al successivo attacco degli altri agenti naturali.  Molto contento di quello che avevo visto: chissà perché con la pancia piena, in questo caso di mele divine, si vede il mondo con lenti positive ho rassicurato Renzo e Daniele che li avrei aiutati ma che il modo migliore per farlo, visto che la frutticoltura è molto complessa, è di farlo sotto la loro guida. Perché non utilizziamo questa esperienza innovativa per fare comprendere a tutti che cosa è possibile fare per trasformare le mele valtellinesi che noi troviamo al supermercato, in quelle mele biologiche che stavo mangiando? Io ci metto le foto ma tu Daniele ci metti i testi: ecco la prima descrizione che mi hanno mandato da Ponte Valtellina. Leggete attentamente e non mancate di fare domande visto che abbiamo due esperti e un centro di ricerca a nostra disposizione per entrare in questo mondo affascinante.

A proposito proprio in questo week end sono arrivati i risultati del referendum per inibire l’uso dei pesticidi fatto a Malles in Val Venosta, un altro comune dove la coltivazione delle mele fatta con tecniche convenzionali è molto diffusa: hanno stravinto i si. E’ un altro segno che la strada intrapresa da Daniele è quella giusta?

Più che un’azienda la nostra è una famiglia.  Produttori di mele, a part-time, fin dall’inizio della frutticoltura valtellinese da quest’anno abbiamo deciso di dedicarci a tempo pieno alla nostra passione avviando un processo di radicale cambiamento della produzione come i tempi e la società richiedono. Partendo dalla convinzione che la produzione integrata è in decadenza per questioni di utili, impatto ambientale, sostenibilità, abbiamo deciso di prendere in considerazione le opportunità che questo periodo di grandi cambiamenti potrà offrirci.

La struttura aziendale ad oggi è composta da 2 ettari di meli in conversione biologica, che garantiranno una scarsa produzione visto lo stato di abbandono nel quale erano stati lasciati dal vecchio proprietario nella stagione scorsa. A questi, nella prossima stagione aggiungeremo,  rifacendolo interamente, un intero ettaro con piante certificate di varietà Golden Delicious.

In questo appezzamento sono già presenti diverse varietà di mele: Golden, Fuji, Stark, Gala tutte varietà tradizionali non resistenti alla ticchiolatura. La scelta di piante sensibili alla ticchiolatura, pur complicando molto le scelte agronomiche, è stata fatta per far si che chiunque voglia mangiare una mela delle qualità che è abituato a trovare comunemente in commercio, lo possa fare scegliendo una mela bio.

Questa scelta, molto criticata, ci differenzia completamente dalle aziende bio già presenti in zona che producono mele utilizzando cloni resistenti alla ticchiolatura che permettono di avere un prodotto quasi perfetto a livello visivo ma con caratteristiche organolettiche lontanissime da quelle delle mele che siamo abituati a mangiare in Valtellina.

Praticamente noi stiamo producendo le stesse mele di sempre ma in modo diverso, in modo biologico. Per garantirvi che lo stiamo facendo nel modo corretto l’ente certificatore CCPB  garantisce che tutti i processi produttivi siano conformi alle normative per questo tipo di produzione.

All’interno del terreno era presente un magazzino dismesso, fino a 10 anni fa adibito alla lavorazione di carne. L’abbiamo affittato, pulito, sistemato e rimesso in funzione le vecchie celle. Qui potremo stivare circa 80 tonnellate di mele in celle frigo, tenendo separati i prodotti bio da quelli in conversione e garantendo una continuità del prodotto fino alla primavera.

Il progetto per i prossimi anni

Per la prossima stagione ai 2 ettari in rifacimento, probabilmente certificati bio per la raccolta 2015, aggiungeremo i terreni più grandi e produttivi dell’azienda convenzionale di famiglia, circa 1.5 ettari, e un vecchio frutteto di kiwi  di circa un ettaro in comodato d’uso.

Stiamo cercando, inoltre, di portare la coltivazione della patata nella stessa direzione ma la scarsità di terreni adatti all’orticoltura rende difficile combattere i parassiti tramite la rotazione. Credo comunque che dall’anno prossimo avremo i primi esperimenti di patate eco-sostenibili anche se escludo che con i terreni a nostra disposizione potremo arrivare ad avere una certificazione bio in tempi brevi.

In questa stagione 2014 stiamo creando il primo semilavorato di mela dell’azienda, una mousse 100% mela senza zuccheri aggiunti e senza conservanti e dall’anno prossimo speriamo di poter avere il marchio bio anche per questa.

Azienda Agricola Franchetti - Mousse

La collaborazione con Laimburg

Da qualche mese abbiamo allacciato rapporti con il centro di sperimentazione agraria di Laimburg in alto Adige dove è presente una sezione specializzata sulla coltivazione del melo biologico.

Contro ogni pronostico siamo stati invitati alla conferenza sul melo biologico a Bolzano e a visitare alcune aziende di riferimento della zona compresa quella del responsabile del settore biologico del centro.

Azienda Agricola Franchetti - Laimburg

Questo è servito moltissimo a livello tecnico ma soprattutto a convincerci che la scelta che abbiamo fatto non potrà che essere la giusta direzione per la sopravvivenza delle aziende, del territorio, del turismo e per ultimo ma non meno importante per l’integrità della nostra salute.

Il vecchio sistema lascerà spazio al nuovo

La nostra convinzione è che il vecchio sistema verrà inevitabilmente rimpiazzato da uno nuovo.  Qui sotto un’immagine di un frutteto convenzionale con un enorme quantità di frutta a terra.

Azienda Agricola Franchetti - Mele Convenzionali a Terra

La frutta scartata ha l’unico difetto di non essere assolutamente perfetta e in una stagione come questa, dove la produzione di mele europea è molto elevata, il valore non copre le spese di raccolta. Noi non vogliamo più vedere i nostri frutteti in questa situazione. Il nostro obbiettivo è quello di utilizzare tutto il prodotto, della mela perfetta a quella più scadente destinata all’industria. Per farlo stiamo cercando di creare un prodotto che abbia un valore che rispecchi le sue caratteristiche di immagine, gusto e salubrità. Vogliamo che il sistema dello spreco lasci il posto al sistema dell’equità e del consumo intelligente.

La nostra avventura è appena cominciata, spero che le persone interessate vogliano farne parte non solo come clienti e consumatori ma anche come critici, degustatori e promotori di questo progetto.

Famiglia Franchetti

Dati azienda:

Az.Agr. Franchetti Daniele
Via Molini 3 23026 Ponte in Valtellina (SO)
Cod. Fisc. FRNDNL85A28F712C
P.I. 00966910143
danielefranchetti[at]virgilio.it
tel- 3404916363


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