Il cambio di un articolo e di una preposizione non vuole essere solo un gioco. Qualche giorno fa abbiamo presentato Il mercato contadino di Bollate oggi vorremmo farvi capire cosa vuol dire fare un mercato contadino e perché quello di Bollate speriamo sia un capostipite di una serie di buone pratiche. Non molti sanno che esiste una precisa disposizione di legge che stabilisce “i requisiti uniformi e gli standard per la realizzazione dei mercati riservati alla vendita diretta degli imprenditori agricoli, anche in riferimento alla partecipazione degli imprenditori agricoli, alle modalità di vendita e alla trasparenza dei prezzi, nonché le condizioni per poter beneficiare degli interventi previsti dalla legislazione in materia“.
Considerato che risulta opportuno promuovere lo sviluppo di mercati in cui gli imprenditori agricoli nell’esercizio dell’attività di vendita diretta possano soddisfare le esigenze dei consumatori in ordine all’acquisto di prodotti agricoli che abbiano un diretto legame con il territorio di produzione. Ritenuto che tale obiettivo può essere raggiunto attraverso il riconoscimento dei mercati ai quali hanno accesso imprese agricole operanti nell’ambito territoriale ove siano istituiti detti mercati e/o imprese agricole associate a quelle operanti nell’ambito territoriale nel quale siano istituiti detti mercati e che si impegnino a rispettare determinati requisiti di qualità e di trasparenza amministrativa nell’esercizio dell’attività di vendita.
Immagino che siate contenti anche voi di leggere una disposizione di legge che in un linguaggio tutto sommato abbastanza chiaro fornisce le regole per creare mercati dove i consumatori possano incontrare i produttori agricoli in tutta tranquillità. Le regole sono pochissime ma molto chiare e a Bollate sono state rispettate pienamente. Chi vuole può leggere l’intero decreto ministeriale del 20 Novembre 2007 del ministro De Castro ma noi riteniamo che le idee principali siano queste: al mercato possono vendere sono imprenditori agricoli, ai banchi possono vendere solo personale direttamente legato alle aziende, i prodotti devono essere regionali e che il mercato è soggetto ad un disciplinare emesso o autorizzato dal comune.
A Bollate è accaduto tutto questo. Il Comune ha istituito il mercato in conformità di questo decreto ministeriale e ha autorizzato un regolamento proposto dai contadini che è strettamente osservante del decreto stesso anche nella definizione della regola che permette agli imprenditori agricoli di invitare altri soggetti, tipicamente artigiani, che producono prodotti non direttamente collegabili all’attività agricola. Questa estensione è fondamentale perché altrimenti al mercato non potreste trovare due prodotti chiave come il pane, la birra.
Il Comune ha fatto molto di più perché ha concesso l’uso del suolo pubblico in una piazza importante e in un giorno chiave come il sabato. Per tutto questo gli imprenditori agricoli devono corrispondere una tassa dall’importo irrisorio rispetto a quello che gli viene solitamente chiesto nei mercati più conosciuti.
Ma Bollate è successo ancora di meglio i cittadini, nello specifico i GAS credono nel progetto e quindi energie differenti come le istituzioni, i cittadini e gli agricoltori agiscono autonomamente mettendosi a disposizione l’una delle altre per creare la sinergia migliore. Questo è Il Mercato Contadino di Bollate.
A tutto questo anche noi di Ciboprossimo stiamo dando anche il nostro contributo perché pensiamo che questo sia il primo tangibile tassello per arrivare un domani a completare i nostri sogni. Vi ricordiamo che per conoscere i mercati che condividono queste idee abbiamo approntato un sito specifico www.cibprossimo.net dove per ciascun mercato potrete conoscere in anticipo quali produttori ci saranno, quali sono le loro storie. Ci stiamo lavorando, non è ancora tutto pronto ma da volontari non sempre tutto si riesce fare al volo. Mentre guardate chi ci sarà domani a Bollate registratevi alla rete perché, appena ci riusciamo,vorremmo inviarvi tutte le info via newsletter.
Ricordatevi che voi che venite al mercato siete la componente più importante. Siete voi che muovete il tutto e più siamo meglio potrà funzionare. Il passa parola è interamente a carico vostro. Noi ci stiamo occupando di quello virtuale, Facebook. La pagina di Ciboprossimo è il canale predisposto: siamo già tanti ma come sapete più siamo meglio è. Passate parola.
redazionemaipiuragnatele
L’ha ribloggato su Maipiuragnatelee ha commentato:
… ne avevamo già parlato, ecco come è andata a finire. Bee, bene. [La Redazione]