Credo che per capire l’Azienda Agricola “La Natura in Casa” di Alberto Cassani bisogna partire da quest’immagine.
La fotografia è stata scattata nell’ettaro di terra che il padre di Alberto comprò, non da solo, più di trent’anni fa. E’ a Corbetta. Come lui ha ribadito un imprenditore deve ragionare a vent’anni e non ha scherzato, visto che suo figlio probabilmente dopo quel periodo ha fatto decollare l’azienda agricola vera e propria come motore di un ecosistema abbastanza complesso che attualmente sostiene economicamente tutta la famiglia.
E’ evidente che questo è il nucleo delle sperimentazioni famigliari in ambito agricolo. Lo era per vocazione e lo è anche adesso. Quello che vedete sullo sfondo è un gigantesco gelso e anche se non inquadrati sulla sinistra ci sono i due meli antichi che saggiamente sono stati piantati all’atto dell’acquisto. Il primo tema sono dunque gli alberi da frutto. Sono dappertutto qui come nella corte del ristorante, non sono dominanti ma si capisce che sono una passione profonda.
Dietro i fiori gialli c’è l’asparagiera. Il primo segno di uno dei tratti caratteristici dell’azienda: la curiosità. Gli asparagi sono un prodotto che i clienti chiedono allora quando è venuto il momento si prende un pezzo dell’amata terra e si inizia a provare. Vedete le piante officinali e anche la fioritura di carciofi sono i due prossimi tasselli che andranno a completare la gamma. A proposito quell’ape l’ho messa lì perché sapete che è un indicatore della qualità ambientale: non sarà precisa come i lombrichi ma è la loro degna compare.
Quella melanzana ancora attaccata alla pianta stimola molti pensieri. Ce ne erano solo due. E’ la quarta volta che quest’anno le melanzane danno frutti. I clienti non potranno mai sapere a priori che cosa le piante produrranno perché per delle melanzane particolarmente generose tante altre verdure quest’anno sono state veramente parche. Avete intravisto anche le strutture di una serra a freddo. Per mantenere un’economia sana bisogna che il ciclo attenui le differenze produttive legate alle stagioni e le differenze produttive legate al clima cercando di ottenere il tutto nel massimo rispetto della naturalità dei metodi di coltivazione. Le serre serviranno ad anticipare la raccolta di alcune insalate mentre i carciofi potranno aumentare la diversificazione dell’offerta in quella stagione fredda dove ai nostri climi si potrebbe mangiare solo cavoli, verze e patate. Stesso discorso per l’uva fragola. A proposito l’azienda è certificata biologica e sta attendendo di essere certificata come azienda Biodinamica e lo slogan giustamente è “Prodotti Naturali al 100%”.
Spero che dopo il primo momento di comprensibile disorientamento sorridiate felici come ho fatto io. Ormai sapete tutto di prati stabili, di orti biodiversi, di agricoltura naturale, di agricoltura biologica ma ammettete che qualcosa di simile non l’avevate mai visto. Le verdure, le insalate, i porri che comprerete devono essere cercati. Solo in alcune file all’inizio, le barriere meccaniche per impedire la crescita degli ospiti, hanno tenuto. Quest’anno la natura con la sua forza straripante in un posto che ha come credo: mantenere la fertilità della terra, rendere sane le piante in modo che possano resistere alle malattie e ai parassiti, produrre alimenti di qualità più alta possibile ha dato tutto il suo contributo perché accadesse. Se passate in azienda fate un giro tra questi campi perché permette di capire bene molti dei principi che stiamo cercando di approfondire
E’ questa corte del 1750 la quadratura del cerchio. Acquistata non molto tempo fa e ristrutturata nel rispetto delle caratteristiche del nostro territorio ospita 7 camere ed 1 appartamento, accanto ad un ristorante che attualmente è aperto su richiesta o in alcuni giorni della settimana. E’ qui a Sedriano in Via Garibaldi 4, che i clienti possono trovare i nostri prodotti ma è sempre qui che pensiamo e confezioniamo i nostri minestroni, le conserve, i nostri dadi e tra poco anche della pasta fatta con i legumi. Insomma è qui che cucinato, confezionato in modo da destagionalizzare il consumo o pronto alla consegna che viene usato tutto quello che la campagna ha prodotto. L’uno non potrebbe esistere senza l’altro anche perché le competenze utilizzate in cucina non sono quelle dei campi e così via. Tutto è venuto avendo in testa un progetto e lavorandoci sopra in un arco temporale che possiamo dire parte con il primo ettaro acquistato a Corbetta quando qui era tutto diverso da adesso. Bravi. A proposito, non per riprendere la tiri tera ma avete visto le piantine di fragole su quel carretto. Sono sicuramente state acquistate dal loro fornitore di piantine biologiche e finiranno ……