Come promesso il grano saraceno all’Erbadigh è spuntato.
Patrizio Mazzucchelli e Greta Roganti, da genitori premurosi quali sono, vogliono notizie e appena vedono le immagini con il terreno secco, chiedono se non si può innaffiare. Angelo Bianchi mi dice subito che lì hanno chiuso tutti i fontanili e quindi non c’è acqua per bagnare il terreno facendola percolare. Sconsiglia di innaffiare con la canna perché, colpendoli dall’alto, potremmo rovinare i teneri germogli. Puntualmente arriva la prima giornata di pioggia e tutto viene risolto.
Insomma sta andando tutto per il meglio. Tra poco dovrebbero spuntare i fiori bianchi e rossi e lo spettacolo ci ripagherà di tutto quello che stiamo facendo. A proposito, avete ancora qualche giorno per godervi la fioritura della colza. Andate all’Erbadigh, vicino alla Cascina Linterno, proseguite dritto e vedrete la distesa gialla della colza sulla sinistra.
E’ proprio un bel progetto quello che il Settore Verde e Agricoltura del Comune di Milano ha pensato per il Parco delle Cave. Una sinfonia di colori le cui note nascono e crescono dai vari campi sparsi nel parco. Dopo il giallo intenso della colza, vedremo il bianco e il rosso del nostro saraceno e quindi aspetteremo che il verde intenso del grano davanti alla Cascina Caldera assuma il colore paglierino della maturazione.
In Valtellina si sono accorti di noi milanesi e ci hanno messo su Il Giorno. Era così precisa e gratificante la descrizione del ruolo che ha Milano nel progetto e così simpatico il titolo del pezzo: Il Saraceno sbarca a Milano che ci siamo permessi di prendere qualche parola dalla prima e di parafrasare il secondo.
20 chili di preziosa granella di saraceno, made in Valtellina, sono stati piantati nell’aprile scorso al parco delle cave di Milano come sperimentazione di esempio di buone pratiche agricole. Le nostre popolazione di montagna in primavera coltivavano la segale e l’orzo e dopo il raccolto di giugno, utilizzavano lo stesso campo per la semina del saraceno a luglio, una prassi, quella di utilizzare lo stesso terreno con le rotazioni. che permetteva maggior resa e raccolto. L’esperimento di Milano ci permetterà di capire se. in pianura, con un clima diverso, il saraceno può essere seminato ad aprile. Se il progetto funziona il Parco delle Cave farà da salva semi e a giugno ci ridaranno il raccolto da distribuire in Valle, magari ai giovani che vogliono dedicarsi a questa attività. Abbiamo molti giovani preparati, innovatori che hanno voglia di tornare alla terra ma se affrontate in rete, il recupero e la valorizzazione delle produzioni locali è una risorsa e un’opportunità per tutto il territorio.
Se ve lo foste persi questo è il video che riassume le puntate precedenti. Mentre ascoltate Patrizio che racconta ad Angelo come deve essere coltivato il grano saraceno guardate con attenzione le immagini delle lavorazioni che gli agricoltori di Agriparco hanno fatto all’Erbadigh. L’unica incongruenza è sul metodo con cui avremmo dovuto seminare. Avevamo promesso una semina a spaglio e invece l’abbiamo fatta meccanica, temendo forse troppo le parole con cui Patrizio aveva annunciato il banchetto dei corvi. La terra è stata toccata il meno possibile, come testimoniano le immagini prese nei giorni successivi. Stiamo organizzando le fasi della mietitura e della battitura. Appena sapremo qualcosa ve lo comunicheremo. Rimaniamo in attesa di altre notizie dalla Valtellina perché siamo curiosi di sapere dove semineranno loro quanto raccoglieremo noi.
Post a comment