Il 14 marzo 2015 anche noi di Ciboprossimo abbiamo partecipato alla consultazione pubblica del progetto che vuole dotare Milano di una sua Food Policy.
Dal report dell’incontro abbiamo estratto una sintesi delle proposte che abbiamo fatto tutti insieme quel giorno
- Istituzione di un centro di ricerca sul sistema cibo dotato di osservatorio permanente. con due obiettivi principali: a) raccolta dati strutturati, e in particolare raccolta dati provenienti dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) b) Interfaccia di scambio informazioni con enti e cittadini.
- Definizione di standard omogenei per la misurazione degli sprechi alimentari
- Creazione di spazi cittadini diffusi per l’educazione informale (ossia spazi extrascolastici deputati ad attività di educazione al cibo)
- Definizione del cibo in quanto tematica trasversale (e non materia a sé) nell’educazione scolastica
- Promozione dell’accesso e della gestione dei terreni comunali coltivabili (sull’esempio degli orti urbani)
- Favorire l’utilizzo di cibo locale nella ristorazione pubblica: programmazione e qualificazione della domanda pubblica di alimenti e programmazione e qualificazione dell’offerta agricola aggregata/consorziata
- Definizione di una Governance del sistema cibo
Adesso tocca a voi. In tutte le zone di Milano nei prossimi giorni ci saranno incontri pubblici aperti ai cittadini perché portino il loro contributo a questo processo che doterà la città di Milano di indirizzi per la sua politica alimentare.
Crediamo che la partecipazione sia molto importante ma, perché sia veramente produttiva, vi consigliamo di documentarvi in anticipo. Milano è una città complessa e chi si è occupato della Food Policy ci ha trasmesso tutta questa complessità attraverso una raccolta di dati e una proposta di intervento organizzata per quelle che sono state individuate come le questioni principali.
Se non siete tra quelli che conoscevano già che il 78% dei milanesi preferisce fare la spesa al supermercato , ma che in città esistono più di 80 gruppi di acquisto solidale e che oltre 100 mila nuclei familiari vivono in condizioni di povertà relativa, ma che ogni famiglia milanese spreca in media ogni anno il valore di un mese di spesa (circa 400 euro) è bene che vi documentiate attentamente perché solo così riuscirete anche voi a formulare delle proposte che diano una spinta a favore dei temi che ci stanno a cuore.
Nel 1955 il 49,2% del comune di Milano era superficie agricola, oggi lo è il 19% . E anche se in città ci sono 758 orti in zona e 120 orti nelle scuole, noi crediamo che perdere il 30% di terreno coltivabile sia una catastrofe.
Non volendovi influenzare oltre vi rimandiamo al sito istituzionale http://www.foodpolicymilano.org/ e vi invitiamo a seguire la pagina Facebook dedicata a questo tema.