Exponymi

EXPONYMI porta a Milano l’esperienza dei giardini comunitari di New York, attraverso realizzazione di un padiglione che al tempo stesso è MOSTRA e INSTALLAZIONE.

MOSTRA: un percorso espositivo illustra la realtà dei community gardens, movimento nato a New York sul finire degli anni 70, quando gruppi di cittadini volontari iniziarono a riappropriarsi di lots abbandonati allo spaccio e alla criminalità utilizzando l’arma del verde. Da Alphabet city a Brooklyn il seme piantato dei primi guerrilla gardeners si è diffuso gli anni, e oggi è una realtà consolidata che può contare centinaia di spazi verdi recuperati a giardini urbani, interamente gestiti dagli abitanti del quartiere. Non sono luoghi aggregazione comunitaria, ma anche veri propri laboratori di agricoltura urbana, la cui naturale evoluzione sono le rooftop farms, tetti dei palazzi e vecchie fabbriche riqualificati come orti coltivati dagli inquilini. Obiettivo dell’esposizione è fornire una panoramica della esperienza newyorkese, attraverso immagini, manifesti, pubblicazioni originali, ma non solo: ogni materiale è corredato da un QR code  che permette di collegarsi con i contenuti del sito, costantemente aggiornati.
INSTALLAZIONE il padiglione che occupa l’esposizione è un prototipo ispirato all’esperienza dei community gardens, interamente realizzato assemblando materiale di recupero a impatto zero (pallett in legno di abete) e perfettamente funzionante.  A celebrare il legame tra America e Italia è stato scelto un ortaggio speciale, il pomodoro: importato in Europa per la prima volta da Colombo è diventato uno dei simboli  della cucina italiana, oggi come mai protagonista è stato americano. XX varietà differenti verranno coltivate in apposite vasche integrate nella struttura, mettendo in scena così un esperimento di agricoltura urbana accessibile a tutti, in ogni parte del processo dalla semina alla raccolta delle acque piovane, dalla realizzazione del compost al raccolto finale. Un racconto che si trasforma in cibo, grazie alla collaborazione di tutti: come a New York ognuno è benvenuto qui.

Dalla sua origine di porto e mercato, New York è stata sempre sinonimo di città cosmopolita: tollerante, dinamica e in costante tentativo di definire l’idea di futuro. La società americana è costruita sull’immigrazione e l’integrazione, sulla libera espressione e sulla realizzazione individuale. La Statua della Libertà è il simbolo di ingresso nel nuovo mondo. La vita collettiva sia sempre arricchita dell’influsso di nuovi abitanti arrivati da ogni angolo del mondo creando il noto “melting pot”. Come risultato, è emersa una comunità in continuo cambiamento, veloce a cambiare direzione e incorporare nuovi idee da qualsiasi parte esse provengano, creando terreno fertile per una continua sperimentazione. Come il resto di New York, anche la produzione di cibo e il suo consumo sono in costante cambiamento verso un sistema più sostenibile e salutare. Nonostante il fatto che il paesaggio originale di Manhattan sia stato completamente distrutto e trasformato dall’uomo, questa isola urbana si è ora decisa a cambiare nuovamente se stessa verso un ambiente più sostenibile per il nuovo millennio. Attualmente è una delle città più verdi d’America.

  • Più di 600 Community Gardens
  • Brooklyn Grange Rooftop Farm è la più grande del mondo con una produzione di 50.000 pounds di prodotti biologici prodotti ogni anno
  • Programma urbano di compost
  • Nello stato di New York è il numero di Farmer’ Markets  è cresciuto da 235 nel 2000 a 521 del 2012
  • New York City a 138 farmer markets: 48 a Brooklyn, 39 a Manhattan, 32 nel Bronx, 17 nel Queens e due a Staten Island. Molti di loro donano cibo: nel 2011 GrowNYC’s Greenmarkets ha donato più di 825.000 pounds di cibo a City Harvest e ad altre organizzazioni.
  • GrowNYC gestisce 54 Greenmarkets urbani; Just Food gestisce 22 City Farms Markets; Harvest Home altri 17 mercati e altri mercati sono gestiti da comunità locali e gruppi no-profit
  • Un significativo numero di studi ha dimostrato il collegamento tra la vendita diretta dei prodotti freschi e gli effetti benefici sia livello economico che sociale

Tutto questo accadeva il 21 giugno a Milano. Abbiamo conosciuto Dimitri Chatzipetros, il motore di EXPONYMIquando stava ancora completando l’installazione e quindi non abbiamo avuto il tempo di approfondire tutto il progetto. Ci terremo in contatto in digitale e ci rivedremo a settembre perché le poche cose che ci ha raccontato sono molto intriganti.  Connettere o meglio imparare da New York può solo fare bene a Milano e di questo possiamo già ringraziare Dimitri di avere avuto l’idea. Ci vediamo in Viale Montello al 3?


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