L’Agricola Solan

L’azienda agricola ha sede nel Comune di Imer. I campi coltivati si trovano all’inizio del paese, a 700 m di quota, nei cosiddetti Campi Longhi, terreno un tempo arativo di pregio che a partire dagli anni 50 del secolo scorso è stato convertito in prato da foraggio. Qui abbiamo riportato a coltura all’incirca 1800 mq di campo dove coltiviamo oggi ortaggi, patate, fagioli e mais. Alla conduzione di questo terreno si affianca la gestione di un maso, in località Solan, collocato sopra il paese a 1000 m di quota lungo la via Nova. Nei fondi a prato di pertinenza del maso alleviamo alberi da frutto, abbiamo installato un piccolo apiaro e coltiviamo alcuni piccoli campi con culture sperimentali (segale, fave, patate, grano saraceno, orzo, mais e fagioli). Se da un lato quindi i campi a Imer puntano alla produzione di un surplus di prodotto da destinare la vendita diretta, dall’altro lato il maso diviene terreno di sperimentazione per il recupero delle antiche varietà di frutta e di cereali, oltre che per la conservazione di pratiche tradizionali come la fienagione.

Agricola Solan - Intenti

Il frutteto è composta da piante di mele e pere di varietà antiche e locali, recuperati da vecchi alberi presenti in valle di Primiero, alcune centenarie, alcune acquistate presso di vivai specializzati e altre autoprodotte tramite la pratica dell’innesto su franco. Non è un frutteto intensivo ma riprende il tipo a sesti di impianto ampi per l’allevamento di piante vigorose e longeve più adatte alla montagna. Nel frutteto non si utilizzano prodotti chimici, le piante sono trattate con macerate naturali e propoli. L’utilizzo preventivo di prodotti a base di rame viene ponderato a seconda della stagione.
Le pratiche agricole
Le nostre buone pratiche sono ispirate al principio dell’agricoltura biologica e biodinamica e alle consuetudini agricole locali. Non usiamo concimi chimici, diserbanti, lumachicidi o altre sostanze dannose per gli insetti e l’ambiente.
Si utilizzano
macerati e decotti (come ortica, consolida, equiseto) sia per la lotta di patologie fungine /attacco di parassiti che come fertilizzanti naturali:  l’utilizzo di prodotti a base di rame avviene in caso di assoluta necessità e sempre in miscelazione con decotti naturali per diminuire le dosi di impiego;
  • concime animale o vino o bovino debitamente maturato nel cumulo
  • compost autoprodotto
  • EM microrganismi effettivi e micorize
  • sovesci, ovvero la semina di senape, ravizzone, trifoglio, veccia, facelia, lino etc che con la loro decomposizione arricchiscono il suolo coltivato di sostanza organica
  • rotazione annuale delle culture (inserimento di cereali segale, orzo e grano saraceno)
  • consociazione tra colture orticole
  • pacciamatura con paglia
  • sementi in gran parte autoprodotte o biologiche e piantine autoprodotte o acquistate presso un vivaio biologico
  • trappole Tap-Trap per la cattura di insetti dannosi
  • allevamento di api per l’impollinazione
Obbiettivi
  • salvaguardia della biodiversità attraverso il recupero di varietà antiche e locali di frutta e sementi
  • recupero di saperi e metodi tradizionali

Se volete saperne di più veniteci a trovare o contattateci

L’Agricola Solan
di Simone Gaio, via Nazionale 199, 38050 Imer (TN)
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Adesso chiudete gli occhi e immaginate che tredici di quelle mele che vi hanno descritto possiate assaporarle in un sol sorso! I colori, la terra e l’aria che rappresentano hanno un sapore indicibile. Vi pentirete presto come noi di averne preso solo 2 confezioni. Si, tra le migliaia di persone presenti alla chiamata a raccoltoorganizzata da Coltivare Condividendo, c’eravamo anche noi e mentre eravamo lì, abbiamo incontrato queste mele con attaccato il biglietto che vi abbiamo appena trascritto.  C’era troppa gente per approfondire i discorsi e abbiamo promesso, da un lato, che saremmo andati a trovarli  a Imer e dall’altro, che gli avremmo inviato qualche info su di noi, appena tornati a Milano. Questo post ci è sembrato un modo simpatico per raccontargli quello che stiamo facendo: connettere voi lettori a loro che stanno mantenendo la nostra terra. Verrete anche voi in Trentino?


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