Proporre e promuovere un nuovo modello di valorizzazione del territorio attraverso il frutto delle api – il miele – con il coinvolgimento diretto di chi dei doni della natura ne fa un uso estremamente professionale in cucina.
Attuale centro di gravità dei media e dell’interesse pubblico appunto perché la qualità della vita ed il benessere sono ad essa strettamente legati, la cucina permette di valorizzare in termini economici lo sforzo fatto dai piccoli produttori mantenendo vivo e sano il territorio con cui si interfaccia.
L’apicoltura biologica è un tassello per fare agricoltura sostenibile. Ma questo non basta più: i metodi di cura biologici per la loro natura hanno una stretta relazione con l’ambiente circostante e con i comportamenti che hanno anche gli apicoltori vicini per cui l’interconnessione deve diventare in qualche modo sistemica e, perché questo avvenga, bisogna diffondere conoscenza e buone pratiche.
Ecco il senso di questo incontro dove la componente educativa è parte integrante della componente ludica per il pubblico che parteciperà.
Saranno ospiti apicoltori, aziende e istituzioni; durante l’evento verranno conferiti premi ai migliori mieli delle quattro categorie ammesse al concorso: – Acacia – Millefiori – Millefiori di montagna (alveari situati oltre 800 mt di altitudine) – Mieli rari uni floreali (Sulla, Castagno, Tiglio, Santoreggia, Melata, Tarassaco, Ciliegio etc) e sarà premiato anche l’apicoltore dell’anno 2016.
Ma non solo.
Si potranno conoscere direttamente i produttori che con il loro lavoro ogni giorno salvaguardano il territorio e le api, termometro della biodiversità. E molto di più per noi.
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