FarmBot Genesis porta nel vostro orto l’agricoltura di precisione

Nostra traduzione da  

I droni  possono aiutare a cambiare definitivamente il volto dell’agricoltura, come abbiamo visto all’  AgBot Challenge in Indiana, ma non è solo l’agricoltura professionale che può beneficiare dell’uso dei robots. Il caso in questione è FarmBot, che vuole semplicemente sovrintendere al vostro orto.

Le sue ambizioni potranno essere inferiori a quelle degli aggeggi che, in remoto, seminano chilometri di semi, ma Genesis è davvero impressionante. Sviluppato in California da un team di tre persone, il kit è una macchina indipendente che viene installata sopra e intorno a un piccolo orto (in giardino, su un tetto, dentro una serra o in un laboratorio). Una volta montato, Genesis esegue quasi tutto il processo di coltivazione che precede il raccolto, compresa la semina, l’irrigazione di precisione in base a un programma predefinito, il controllo delle condizioni e la distruzione delle infestanti.  Guardate come funziona:

Come si vede dal trailer, Genesis scorre lungo binari installati lungo il perimetro dell’orto, con il braccio principale che si sposta anche a destra e a sinistra ed entra nel terreno per svolgere le sue numerose funzioni. Una volta fornite le istruzioni, FarmBot può essere lasciato ai suoi dispositivi per seguire i piano di semina e irrigazione che avete selezionato, finché gli ortaggi non saranno pronti per il raccolto.

Sebbene sia un aggeggio abbastanza high-tech, l’interfaccia è molto semplice. FarmBot viene controllato con una web app che  utilizza una griglia di visualizzazione  tipo Farmville, permettendovi di fare drag and drop con gli ortaggi che volete avere nel vostro orto. Finora nel suo software ci sono caricate 33 colture comuni  (carciofi, bietole, patate, piselli, zucche, etc) e distanzia automaticamente in modo appropriato le diverse piante, con l’idea di avere un orto diversificato. L’app è accessibile da computer, smartphone e tablet, così è sempre possibile ottimizzare il piano di lavoro ed inviarlo al vostro Farmbot.

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Courtesy FarmBot

Questo approccio open e il concentrarsi sull’espandibilità significano anche che è possibile personalizzare Genesis in base alla disposizione e alle necessità del vostro orto. Per esempio è possibile montare un pannello solare per alimentare il  robot, o usare l’acqua piovana raccolta per irrigare invece di collegare un rubinetto. Genesis è anche una specie di meteorologo: controlla in tempo reale le condizioni del tempo per gestire al meglio le coltivazioni.

Genesis è la prima versione commerciale di quest’idea di un orto  indipendente, consente di rendere coltivabili spazi fino a 2,90  x 1,40 metri con ortaggi alti al massimo 50 cm. E’ un kit che comprende tutto quello che occorre per iniziare, compresi tutti gli elementi in metallo e quelli stampati in 3D (ugelli, motori, cinghie e pulegge), un computer Raspberry Pi 3  e molto altro. Occorre montarsi il proprio letto di semina seguendo le istruzioni, così come bisogna procurarsi acqua, elettricità e accesso a internet: non occorrono competenze ingegneristiche o di programmazione, il kit è accompagnato da una guida passo dopo passo. Se siete riusciti  a superare il montaggio di un mobile IKEA, sarete capaci di assemblare il Farmbot Genesis, incrociando le dita. Ma se siete tecnologici potete farci molto di più, volendo.

Per ora l’acquisto potrebbe essere piuttosto caro, ma il kit Genesis è per i pionieri che vogliono tutto pronto da installare e non si preoccupano di cavalcare la prima ondata di una tecnologia non testata. Dato l’approccio open-source non ci sarebbe da meravigliarsi se si potessero  comprare differenti tipi di kit e integrarli con parti autoprodotte, espandendo il kit base con hardware extra  o addirittura costruirsi il proprio FarmBot da zero.

La documentazione del FarmBot lascia intendere di ambire a robots per una coltivazione su scala più ampia (pensate a questa tecnologia applicata ad ettari!), così il kit Genesis potrebbe essere solo l’inizio di questa rivoluzione high-tech per le coltivazioni.


1 Comment

tecnicamente veramente molto interessante e stupefacente… ma questo sistema elimina completamente il “lavoro/contatto” energetico e di simbiosi fra produttore e ortaggi, base fondamentale per ottenere un prodotto finale “completo” e vitale e non “mummificato o vuoto” come succede già nelle culture intensive.

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