Questo è un messaggio appena ricevuto da Claudia su WhatsApp. Da quando è partito il COVID di messaggi come questi si è riempita la chat più utilizzata dagli italiani connettendo ancor di più quei produttori e consumatori che preferiscono la sostanza delle relazioni umane alla freddezza di una cassa automatica in un grosso centro commerciale.
- Ciao a tutti !
- Ecco le ultimissime invernali, in attesa della primavera!
Ricordiamo che le nostre verdure sono coltivate seguendo il metodo biologico 🌱 - 📝 Le prenotazioni vengono prese ENTRO LUNEDÌ SERA ⬅️
- il ritiro/consegna verrà effettuata il MERCOLEDÌ
- 🌱 Elenco prodotti il Colle di Cà Sandro
- VERDURA 🥬
- – zucche: violino liscia (tagliata) 1.50kg
– cime di rapa 3.00 kg
– verza 2.80 kg
– cavolo cappuccio verde 2.80kg
– cavolo cappuccio viola 2.80 kg
– spinaci 5.00kg
– radicchi (piccoli) 5.00 kg
– radicchi misticanza 8.00 kg
– patate (pasta gialla) 2.00 kg
– peperoncino essiccato habanero Orange (piccante e aromatico) 2.80 a bustina
– AROMATICHE 1,00 mazzetto (rosmarino, prezzemolo, alloro) - 📝 Le prenotazioni vengono prese ENTRO LUNEDÌ SERA ⬅️
- Le cassettine a domicilio vengono consegnate mercoledì Dalle 17.30 alle 19.00 circa
- Grazie per la collaborazione !
- 🚜 🤲 La cassettina a domicilio su VIGNOLA (sotto i 20 € di spesa) ha un aggiunta di 2 € per la consegna
- Su GUIGLIA la cassettina (sotto i 20€) a domicilio ha un aggiunta di 1 € per la consegna
Questi tipi di soluzioni hanno invaso anche altre piattaforme. Il titolo e l’immagine che trovate qua sotto vengono da un post su Facebook in cui la Raccontadina si pone in forme diverse gli stessi obbiettivi.
Queste esperienze rafforzano quanto noi di Ciboprossimo raccontiamo da molti anni: l’importanza di avere un WhatsApp che abbia delle caratteristiche specifiche adatte al Cibo di Prossimità italiano.
Abbiamo sempre evocato un servizio che, utilizzando lo stesso paradigma della chat, possa connettere il produttore e il distributore.
Lo step prima della supply chain è più adatto per essere concepito solo come servizio di interscambio di messaggi, esattamente come fa WhatsApp dato che, la relazione tra consumatore e produttore, dovendo garantire una remunerazione per la transazione economica, difficilmente potrà essere veicolata attraverso l’informalità disintermediata di una chat .
Colmando due gap fondamentali
1) In WhatsApp le persone sono identificate tramite il telefono. Essendo il telefono solo uno dei possibili attributi di un’azienda noi dobbiamo creare un altro identificativo e metterlo in una sorta di pagine bianche, raggiungibili da tutti.
2) Una conseguenza di questo è che la rubrica di ciascun utente si forma utilizzando elenchi di questi contatti.
riusciremo ad individuare un’operatore dandogli un identificativo e a proporre rubriche che rappresentino il sistema relazionale di ciascun utente. Tutto questo ci permetterà di avere un mondo che, adottando le tecniche di applicazioni come WhatsApp, potrà veicolare tutti i servizi di cui ha bisogno il Cibo di Prossimità.

Oggi, 28/2/2022, un pò in ritardo con la data evocato dal titolo ma in totale congruenza con il senso di quello, ci siamo fatti un bellissimo regalo mettendo in esercizio la nuova versione del sito www.ciboprossimo.net abitanti.ciboprossimo.net, locali.ciboprossimo.net
Da oggi abbiamo quindi la prima versione di un WhatsApp orientato al cibo da mangiare per avere un mondo migliore. Crediamo che la frase, Collaboriamo per il nostro cibo, sintetizzi bene, sia quello che dobbiamo fare perché questo accada sia come devono essere fatti gli strumenti che ci permettono di farlo, infatti tutti i siti sono stati orientati a focalizzare chiunque li usi a trovare quegli strumenti che permettano o stimolino la collaborazione.
Crediamo che non sia un caso che, tra tutti i post della Raccontadina, abbiamo scelto la foto di una scatola, con al centro, non un cavolo qualunque, ma quello romano, noto per la bellezza dei suoi frattali. Sappiamo tutti che la bellezza dell’immagine è data dalla combinazione di singoli elementi geometrici combinati all’infinito anzi è la combinabilità infinita degli elementi che permette di creare mondi stupendi. E’ questa la filosofia che è sottintesa alla proposta applicativa che abbiamo fatto, d’altronde era l’impegno che avevamo preso quando avevamo descritto come dovevamo essere gli Attrezzi per cambiare il punto di vista .
Dalla teoria dei giochi abbiamo appreso che tutti quanti lavoriamo meglio quando ci vengono o ci affidiamo compiti che abbiano obbiettivi definiti e raggiungibili. Il feedback è uno degli elementi chiave del processo stesso e le caratteristiche del compito lo rendono possibile.
Se questo è vero vedrete che l’home page del sito principale, ciboprossimo.net, mostra un’immagine che mostrerà istante per istante quante e quali entità stanno collaborando per il loro cibo. Solo quelle, esattamente come in una chat, vedete per prime le relazioni che si sono attivate recentemente. Tutto il resto sono stimoli che indirizzano ad utilizzare lo strumento più idoneo per compiere quel piccolo gesto che renderà possibile la collaborazione tra tutti. L’invito all’uso dello strumento non è presente solo nell’applicazione principale ma è distribuito in tutti quei siti dove un utente svolgerà il suo lavoro per invitarlo a coinvolgere in quella funzione altri soggetti, stimolando cioè la collaborazione.
Vi ricordate i due gap che devono essere colmati perché possiamo avere un’applicazione congruente con i desiderata espressi? Li abbiamo disegnati e poi a partire da quelli abbiamo concepito le applicazioni come un flusso teso a definire meglio le funzioni che un soggetto è in grado di fare a seconda del livello di collaborazione che ha raggiunto. Potremmo quasi dire che le funzioni di ciascun livello, usate da uno, servono a portare qualcun altro, ad un livello ancor più collaborativo di quello in cui è attualmente. Il processo è ricorsivo e dovrebbe avere come tensione, la creazione di quella rete evocata come immagine di copertina. Adesso abbiamo solo alcuni percorsi, più la comunità si amplierà, aumentando il livello di consapevolezza della modalità che stiamo attuando, più vedranno la luce altri obbiettivi e altre modalità di collaborazione.
Non abbiamo dunque bisogno di qualcuno che giudichi il nostro operato ma dovrebbero essere gli strumenti dei quali ci siamo dotati che ci dicono reciprocamente se quanto facciamo è congruente con quanto abbiamo dichiarato di voler fare.
Nel Jane McGonigal – La realtà in gioco ci viene dato un altro grande vincolo: le persone parteciperanno solamente se hanno la sensazione di partecipare alla realizzazione di un grande obbiettivo. Abbiamo seguito diligentemente l’indicazione richiamandola nelle prime righe del sito con il grande vantaggio che non dovevamo evocare un immaginario inesistente ma semplicemente stimolare una comunità già esistente a provare se quello che vogliamo fare è consono a realizzare quello che loro sognano.
Ma tutto questo non è ancora sufficiente visto che dobbiamo dire alle persone che potrebbero essere interessate che c’è anche la nostra proposta. Questo passaggio, piuttosto complesso, si basa su un assunto fondamentale che potremmo coinvolgere solo persone che conoscono quello che stiamo facendo per fare in modo che a loro volta coinvolgano quelli a loro vicini ad utilizzare questa metodologia.
Se uniamo questi due ultimi stimoli potete capire perché per partire abbiamo evocato un progetto molto ambizioso, la rigenerazione delle coop resistenti, dove, qualche centinaio di punti vendita in Italia, riposizionino la loro offerta commerciale, proponendo l’offerta di alcune reti di produttori con i quali abbiamo, noi di Ciboprossimo, una relazione preesistente. Utilizzando il rapporto fiduciario in essere potremmo attivare la collaborazione, utilizzando come payoff di progetto, sono piccolo e compro dai piccoli, per attivare una sperimentazione concreta di quanto raccontato sin qui.
Insomma se voi credete che, i sistemi alimentari che contribuiscono per oltre un terzo alle emissioni mondiali di gas a effetto serra, possono essere sostituiti anche utilizzando un mercato professionale disintermediato ( i commercianti e produttori che vi partecipano possono scambiare liberamente le loro merci senza pagare commissioni sulle transazioni) guardate questo video dove vengono approfondite le modalità operative di locali.ciboprossimo.net.
Saremo contenti di ricevere un vostro feedback e felicissimi se, quanto sin qua spiegato, generasse una richiesta di partecipazione al progetto. Sarebbe un segno tangibile che il consiglio sentitissimo, di Collaborare per il nostro cibo, ha senso anche se impacchettato un pò in ritardo rispetto al periodo consueto.
Buona giornata e grazie.